Buon 2020!


E che le mezze porzioni diventino intere per tutti!

Così Antonio – Nino Manfredi in un immortale brindisi in “C’eravamo tanto amati”, il capolavoro del Maestro Ettore Scola.

Era l’augurio più cordiale – in senso etimologico: che viene dal cuore – che si potesse fare nell’immediato dopoguerra, quando l’emergenza quotidiana di moltitudini di persone erano la fame e la miseria.

Oggi, quell’augurio va modificato, se non proprio rovesciato in non pochi casi.

Quelle porzioni dovranno certamente raddoppiare per quelle masse enormi di uomini, di donne e, soprattutto, di bambini che ancora oggi, in molte parti del mondo – anche molto vicino a noi – patiscono la vergogna mondiale di una vita di privazioni e di inedia; la stessa che si viveva in questa zona del globo 70 anni fa.

Per quanto riguarda noi e la nostra area socio – economica “di competenza”, invece, quelle porzioni, più che doppie, devono diventare sane; o almeno più sane. Per chi le mangia e per l’ambiente nel quale egli vive e dal quale quell’alimento è tratto.

Un cibo e un vino, insomma, consumati in modo sobrio e che non costituiscano più una fonte di rischio, se non proprio di danno certo, per la salute umana e per gli ecosistemi dei quali tutti facciamo parte; nonché un simbolo di oppressioni intollerabili e di privilegi odiosi.

Ci sembra il modo più giusto per concretizzare e attualizzare quel meraviglioso auspicio sgorgato dalle penne sublimi di Scola, Age e Scarpelli, gli sceneggiatori del film che si ricordava sopra.

Per inserirci in questo filone virtuoso, nel nostro piccolo, l’augurio caloroso che ci sentiamo di rivolgere a chi legge questo blog è quello di un anno di gusto, di salute e di sostenibilità, dal campo alla tavola.

Un anno, insomma, di sano e austero edonismo.

Buon 2020 da Cibo Diritto!

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