Decreto sicurezza alimentare e reati agroalimentari: novità e appuntamenti
La Camera approva il decreto che ha evitato l’abrogazione della fondamentale legge 283\1962 – A breve un evento di Cibo Diritto sulla tutela penale alimentare
La Camera ha approvato in prima lettura, con una larga maggioranza, il decreto legge n. 42\21 contenente le misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare.
E’ una vecchia conoscenza di questo blog: si tratta del decreto emanato per scongiurare, in zona Cesarini, l’abrogazione dei reati previsti dalla legge 283 del 1962 disposta con l’ormai celeberrimo decreto legislativo 27 del 2021.
La geniale intuizione del vecchio Governo di sopprimere in blocco una legge che, a dispetto della sua veneranda età, era ed è ancora un caposaldo di tutta la normativa penale alimentare avrebbe aperto un’autentica voragine, non solo un vuoto, di tutela della sicurezza alimentare.
Il decreto 42\21 ha provvidenzialmente esorcizzato questo scenario funesto che si sarebbe realizzato a distanza di pochi giorni. Già solo per questo non si può che rendere merito al Governo che lo ha emanato con uno dei suoi primissimi atti normativi.
I lavori parlamentari di conversione, poi, ne hanno anche migliorato il testo: sono stati, infatti, approvati emendamenti (del M5S, per mera completezza di informazione) che abrogano anche le “riforme” che apportava l’ineffabile d. lvo 27\21 alla materia dei controlli ufficiali. Più che altro, si trattava anche in questo caso di buchi che erano stati prodotti, con un tratto di penna a freddo, pure in questo specifico campo: in termini di garanzie difensive per il soggetto sottoposto a controllo e, di conseguenza, di utilizzabilità dei risultati delle analisi stesse in sede di procedimento penale.
Gli emendamenti approvati ripristinano il collegamento tra analisi ufficiali ed eventuale procedimento penale a mezzo del trait d’union costituito dall’articolo 223 delle Disposizioni di attuazione al codice di procedura penale. In questo modo, se il testo approvato alla Camera dovesse diventare legge dello Stato, si potrebbe forse affermare, alla fine di tutto, che questa storia surreale dell’abrogazione della l. 283\1962 – o almeno delle sue parti più significative – sia stata solo una pantomima assai poco apprezzabile, specie per le conseguenze esiziali che avrebbe potuto avere su fondamentali strumenti di tutela legale del nostro cibo.
In ogni caso, sarà bene tenere la guardia alta e il discorso aperto, sul decreto legge 42\21 ma anche su un altro centrale dispositivo del complessivo apparato normativo di tutela penale dell’alimentazione: la riforma dei reati agroalimentari, ancora all’esame del Parlamento dopo che il relativo progetto organico è stato ultimato quasi sei anni fa dalla Commissione nominata a tal fine e presieduta da Giancarlo Caselli.
Ne parleremo a breve in un altro rilevante appuntamento de I dialoghi di Cibo Diritto, co-organizzato stavolta con compagni di strada e interlocutori di notevole caratura.
Non perdiamoci di vista!
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