DOP \ IGP: l’etichettatura è obbligatoria
La Cassazione ribadisce un elemento fondamentale dei prodotti alimentari di qualità in una vicenda relativa allo Speck dell’Alto Adige e afferma la responsabilità di un ente di controllo per violazione della normativa in materia di etichettatura delle DOP \ IGP.
Indice
DOP \ IGP ed etichettatura obbligatoria: il principio affermato dalla Cassazione
DOP \ IGP: la funzione dell’etichettatura obbligatoria
DOP \ IGP: che cos’è?
DOP \ IGP ed etichettatura obbligatoria: il principio affermato dalla Cassazione
Per il prodotto Speck dell’Alto Adige o Speck Alto Adige (espressa in lingua italiana) e Sudtiroler Markenspeck ovvero Sudtiroler Speck (espressa in lingua tedesca), l’ente di controllo – nel caso di specie l’Istituto Nord Est Qualità (INEQ) – è tenuto a controllare la corretta etichettatura dei prodotti a marchio IGP, così come contenuta nel disciplinare di produzione.
Quest’ultimo prevede che l’etichettatura Bauernspeck abbia carattere accessorio e che vada apposta sempre in abbinamento con l’etichetta IGP, che è obbligatoria per i prodotti provenienti dalla zona di produzione indicata dal disciplinare stesso.
Dunque tutto lo speck con denominazione Alto Adige Speck richiede l’obbligatoria apposizione dell’etichettatura IGP, alla quale può eventualmente aggiungersi quella Bauernspeck, che ha carattere accessorio ed eventuale.
DOP \ IGP: la funzione dell’etichettatura obbligatoria
Solo mediante l’etichettatura IGP, infatti, è garantita la riconoscibilità dei prodotti dai consumatori e viene valorizzata la produzione della zona di provenienza identificata dall’etichettatura stessa1.
E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione civile in una recente pronuncia2 emessa in un procedimento avente a base la sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 50.000,00 comminata all’ente di controllo indicato sopra, per inadempienze nello svolgimento dei controlli sulla denominazione geografica Speck Alto Adige presso talune aziende produttrici. In particolare, perché sulle cosce (di suino), già certificate da INEQ come Speck Alto Adige IGP conformi al disciplinare di produzione, erano state apposte unicamente le etichette a sfondo blu con la dicitura Bauemspeck, omettendo di riportare tutte le indicazioni/diciture obbligatorie per il prodotto e, in particolare, di apporre l’etichetta con marchio IGP3.
DOP \ IGP: che cos’è?
Nel provvedimento, la Suprema Corte ha effettuato un’ampia ricognizione della normativa, della natura e delle finalità dell’indicazione geografica protetta (IGP) di un prodotto alimentare4.
In particolare, ha rammentato la Cassazione, essa è costituita dal nome di una regione, di un luogo determinato che serve ad individuare un prodotto agricolo o alimentare originario di tali luoghi e di cui una determinata qualità o la reputazione o un’altra caratteristica possa essere attribuita all’origine geografica, sempre che la produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengano nell’area geografica determinata.
Avv. Stefano Palmisano
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Foto di Richardthelion da Pixabay
1In materia di criteri di utilizzo riferimento DOP o IGP in etichettatura, presentazione e pubblicità di alimenti composti, elaborati e trasformati, vd. Anche: https://www.ruminantia.it/utilizzo-riferimento-dop-o-igp-in-etichettatura-presentazione-e-pubblicita-di-alimenti-composti-elaborati-e-trasformati-i-criteri/
2Cass. civ., Sez. II, Ordinanza, 12/07/2022, n. 21963
3La normativa violata, in particolare, è il Decreto Legislativo. n. 297 del 2004 e il Decreto Ministeriale 1 febbraio 2006, art. 9,
4Di alimenti DOP \ IGP, di disciplinare di produzione e in particolare di tutela penale di quest’ultimo – in ambito di vino – mi sono occupato di recente su questo blog, qui: https://cibodiritto.com/vini-dopigp-quando-violare-il-disciplinare-e-reato/
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