I pesticidi e i tentativi di regolamentazione del loro uso – La via comunale


Continuano i tentativi di regolamentazione in sede comunale dell’uso dei pesticidi.
Stavolta è la volta di un piccolo comune del Veneto che ha approvato un regolamento sull’uso dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili e nelle aree adiacenti ad esse. Testo normativo che prevede anche sanzioni serie.
Sono iniziative limitate, nel numero e nella loro efficacia di complessivo governo del fenomeno; come limitate, peraltro, sono le prerogative dei Comuni in questa materia.
Ma sono fondamentali.
Specie tenendo conto delle lacune vistose che presenta il complessivo apparato sanzionatorio previsto dalla normativa nazionale; in particolare, di carattere penale.
Per non dire dei “Piani d’azione nazionale” sull’uso sostenibile dei pesticidi, imposti da direttive europee, le cui bozze sono andate ormai in dissolvenza.
Insomma, se l’istituzione di governo del territorio più vicina ai cittadini è, per definizione il Comune; se il primo responsabile della salute dei cittadini che vivono in una città è il sindaco, forse è davvero di qui che bisogna partire per provare a contenere un fattore di rischio per l’ambiente e per la salute pubblica che si è fatto pesante. Troppo pesante.

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