L’etichetta del vino: cosa c’è e cosa non c’è


La “campagna del vino” prosegue.

Peccato, però, non si tratti né di un terroir di particolare pregio né di un’annata vinicola memorabile.

Si parla, invece, della “Campagna di Controllo del Vino” realizzata, su tutto il territorio nazionale, nei primissimi mesi del 2019 dal Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare.

In ogni caso, è risultata, a suo modo, fruttuosa anch’essa:

  • “61 aziende controllate;
  • 1 persona denunciata per frode in commercio (art.515 c.p.) e 4.104 litri di vino sottoposto a sequestro penale;
  • 376 litri di vino e 850 litri di mosto sottoposti a sequestro amministrativo;
  • 37 sanzioni amministrative elevate per un importo totale di euro 55.803;
  • 22 diffide irrogate per irregolarità accertate.

Il totale del prodotto sequestrato ammonta a 109.810 litri, pari ad un valore di mercato complessivo di euro 246.040.”

I dati sono stati diffusi con un comunicato del medesimo Comando.

Com’è evidente, non mancano anche ipotesi di reato: quella di frode in commercio, per essere più precisi.

Interessante, perché discretamente ampia, è anche la griglia di campi che abbracciano le varie irregolarità riscontrate durante l’attività dei militari, come emerge dal medesimo comunicato:

  • mancata tracciabilità;
  • mancanza di etichettatura e presentazione;
  • inosservanza degli obblighi in materia di registrazione dei prodotti ad uso enologico;
  • pratiche leali di informazione al consumatore.

Con riferimento ad una delle aree di illiceità su citate, quella in materia di etichettatura, è il caso di rammentare sinteticamente le più rilevanti previsioni della normativa comunitaria, riservandoci di tornare in un post successivo anche sugli altri ambiti normativi accertati come violati da parte dei Carabinieri.

Il testo normativo fondamentale sul punto è certamente il Regolamento n. 1308/2013.

La relativa “Sezione 3” è espressamente dedicata aEtichettatura e presentazione nel settore vitivinicolo”.

Qui si trova anzitutto l’art. 118 che richiama, in via generale, anche per questo settore l’applicabilità della precedente disciplina europea “orizzontale” dell’etichettatura e della presentazione (tra cui, in particolare, il Reg. 1169\2011), “salvo ove altrimenti disposto dal presente regolamento”.

Il successivo art. 119 fissa, poi, le specifiche “indicazioni obbligatoriedel vino:

a)  la designazione della categoria di prodotti vitivinicoli in conformità dell’allegato VII, parte II;

b)  per i vini a denominazione di origine protetta o a indicazione geografica protetta:

i)  l’espressione “denominazione di origine protetta” o “indicazione geografica protetta” e

ii)  il nome della denominazione di origine protetta o dell’indicazione geografica protetta;

c)  il titolo alcolometrico volumico effettivo;

d)  l’indicazione della provenienza;

e)  l’indicazione dell’imbottigliatore o, nel caso del vino spumante, del vino spumante gassificato, del vino spumante di qualità o del vino spumante aromatico di qualità, il nome del produttore o venditore

f)  l’indicazione dell’importatore nel caso dei vini importati e

g)  nel caso del vino spumante, del vino spumante gassificato, del vino spumante di qualità o del vino spumante aromatico di qualità, l’indicazione del tenore di zucchero.”

Com’è evidente, manca qualsiasi riferimento alla tabella nutrizionale e all’elenco ingredienti, la cui comunicazione costituisce, invece, espresso e sanzionato obbligo per tutti gli altri alimenti.

Un profilo particolarmente delicato, con riferimento all’elenco ingredienti, è costituito dalla pratica dello “zuccheraggio” del vino, ossia l’aggiunta di saccarosio nel vino, rigorosamente vietata in Italia, Spagna, Portogallo e Grecia (dove tutto quello che si può aggiungere al vino è mosto d’uva, nella forma di mosto concentrato rettificato, MCR, o mosto concentrato rettificato solido, MCRS) e, invece, tendenzialmente consentita negli altri Paesi d’Europa e del mondo.

Ma questo è un tema spinoso che sarà ripreso, insieme a quello delle indicazioni facoltative, in un articolo ad hoc.

 

 

 

 

 

 

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