Noi, la terra e Groucho Marx


1 Agosto: Overshoot Day – Anche quest’anno arriva prima

 

Oggi è il giorno in cui gli abitanti di questo pianeta vanno oltre.

Ma non si tratta precisamente di un altro muro dell’evoluzione umana abbattuto, né di una conquista di civiltà.

La specie umana (chi più, chi meno, s’intende) oltrepassa il limite del consumo di risorse naturali, di ogni tipo, che la terra mette idealmente a sua disposizione per un anno – quelle che quello stesso pianeta è in grado di rigenerare nel medesimo periodo di tempo.

Inizia, quindi, gioiosamente a vivere a debito.

E’ questo, grosso modo, il senso dell’Overshoot Day, che continua ad anticipare il suo arrivo rispetto all’anno precedente: nel 2017 era caduto il 2 agosto, 40 anni fa il 29 dicembre.

La tendenza, quindi, è sufficientemente chiara.

I creditori di quel debito non sono tra quelli che inviano gli ufficiali giudiziari a casa dei debitori a pignorare il letto e il frigorifero per recuperare quanto loro dovuto.

E, forse, la gran parte di coloro che quell’esposizione debitoria appena spropositata hanno accumulato non saranno neppure mai chiamati concretamente a ripagarla. Non foss’altro per ragioni anagrafiche.

Ma, forse, non è comunque una buona ragione per ignorarlo, quel debito.

Per una ragione estetica, se non anche etica: non è molto elegante far pagare i propri debiti da chi non era neanche nato quando essi sono stati contratti.

A meno che non si condividano le domande del grande Groucho Marx: “perché dovrei preoccuparmi per le generazioni future? Cosa hanno fatto esse per me?”

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