Breve casistica in materia di reati contro la sicurezza alimentare
Avviso ai naviganti: da oggi Cibo Diritto si arricchisce.
Insieme alla parte scritta, ce ne sarà anche una parlata: in brevi podcast, proveremo a spiegare e a fare qualche sintetica riflessione “dal vivo” su alcuni temi che riterremo particolarmente significativi del diritto alimentare o del diritto ambientale, com’è nella carta fondativa di questo blog.
Il senso di quest’iniziativa è quello tipico dello strumento del podcast: dare a chi è interessato\a la possibilità di ascoltarci anche in momenti in cui non ci sarebbe la possibilità di leggere, ma solo di sentire.
Eugenio Finardi cantava “con la radio si può scrivere, leggere, cucinare, non bisogna stare immobili, seduti lì a guardare…” Ecco, il podcast è un po’ come con la radio, con il vantaggio che si può ascoltare quello che si sceglie a monte; come un cd o un mp3.
Con lo stesso principio e con strumenti molto simili, oggi si può “ascoltare un blog”. La tecnologia c’è, usiamola.
Inaugura questa nuova veste di Cibo Diritto Anna Ancona che, nel suo primo contributo, effettua una sintetica ricognizione di alcuni dei post pubblicati sul blog, di recente, in materia di reati previsti dalla legge fondamentale di tutela penale della sicurezza alimentare, la vetusta ma ancor vitalissima legge n. 283 del 1962.
Ci auguriamo che quello che lanciamo stasera sia un nuovo strumento della cassetta degli attrezzi che stiamo quotidianamente realizzando e mettendo a disposizione dei naviganti di questo blog.
Ci farebbe piacere un riscontro da parte loro; per provare a far diventare dei dialoghi, a tutti gli effetti, questi nostri piccoli monologhi.
Buon ascolto.
S. P.
Riferimenti:
L. 283\1962, art. 5
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