L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare conferma l’esistenza di criticità, in particolare per il “multiresiduo”. E il Pan pesticidi chi l’ha visto?

Pubblicato dall‘Efsa l’ultimo rapporto sui residui di pesticidi negli alimenti nell’Unione europea.

Nel 2019 sono stati analizzati complessivamente 96.302 campioni di alimenti, dei quali il 96,1% è risultato nei limiti di legge. Più precisamente:

6.674, ovvero il 53%, sono risultati privi di residui quantificabili;

5.664, ovvero il 45%, contenevano uno o più residui in concentrazioni inferiori o pari ai limiti ammessi.

In pratica, quasi metà dei prodotti alimentari che finiscono sulle tavole (e nelle pance) dei cittadini europei presentano residui.

Inoltre, oltre 25 mila campioni, più di un quarto del totale, contenevano contemporaneamente tracce di due o più pesticidi, che presi singolarmente sono entro i limiti ma che creano un cocktail sui cui effetti abbiamo ancora poche, pochissime certezze. Il che non dovrebbe proprio rassicurare.

A proposito, il nuovo Piano d’azione nazionale (Pan) per l’utilizzo sostenibile dei pesticidi non doveva prevedere specifiche misure per controllare e contenere il “multiresiduo”?

Ma, soprattutto, che fine ha fatto il nuovo Pan?