Tutela del paesaggio, reato paesaggistico, diritto di proprietà: relazioni complicate


“Integra il reato di cui aIl’art. 181, comma primo, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, l’abusiva esecuzione, in area paesaggisticamente vincolata, di lavori consistenti tra I’aItro nel livellamento del terreno, essendo soggetto ad autorizzazione ogni intervento modificativo. Tanto in virtù del principio, persistente anche alla luce della disciplina di cui al Dlgs. 42/04, secondo il quale in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, la necessita di preventiva autorizzazione riguarda ogni attività comportante una modificazione dell’assetto territoriale, ivi compresa la conformazione dei luoghi.”

Così la Suprema Corte in un recentissimo arresto (Cass. Sez. III n.18460 del 17 giugno 2020).

La proprietaria di un fondo aveva effettuato lavori di livellamento del suo terreno, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, senza chiedere la relativa autorizzazione; per questo era stata indagata e aveva subito il sequestro del bene stesso.

Il rapporto tra tutela del paesaggio, reato paesaggistico ed esercizio del diritto di proprietà meriterebbe un approfondimento, specie quando le presunte violazioni sono di lieve entità.

Ma la Corte conferma, sul punto, una linea particolarmente rigorista.

E’, quindi, bene che chiunque possegga un immobile vincolato lo tenga bene a

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